sabato 7 luglio 2007

illazione

"Era la breve storia di uomo che aveva trovato una ciotola magica. Quando piangeva nella ciotola le sue lacrime si trasformavano in perle. Ma benché povero, era una persona felice, per cui piangeva raramente. Così doveva ideare dei metodi per rendersi infelice, affinché le sue lacrime lo rendessero ricco. A mano a mano che le perle andavano accumulandosi, la sua avidità cresceva. Il racconto finiva con l'uomo seduto su una montagna di perle con un coltello in mano, che piangeva disperatamente nella ciotola, tenendo tra le braccia il cadavere della sua amatissima moglie."
"Ecco, se posso chiedere, perché quell'uomo ha ucciso sua moglie? Che bisogno aveva di sentirsi triste per spargere lacrime? Non poteva semplicemente annusare una cipolla?"
illazione è un sostantivo femminile che significa:
1) il trarre da alcune premesse una conseguenza logica;
2) convinzione o giudizio ricavato per deduzione da alcune premesse: giudizio gratuito, privo di fondamento: le tue non sono che illazioni.
n.b.: il testo è tratto da Il cacciatore di acquiloni aquiloni di Khaled Hosseini,
e naturalmente mi riferivo alla definizione 1

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu avresti proprio bisogno di un vocabolario! Lol! Le uniche parole che hai scritto di tuo pugno (senza copia e incolla) le hai sbagliate: "n.b.: il testo è tratto da Il cacciatore di acquiloni di .
....
acquiloni.. è un errore da prima elementare o da albanese! Ma come si fa???

Cicolita ha detto...

mio gentile visitatore anonimo ti chiedo scusa, la mia distrazione è stata imperdonabile, ma la lascio proprio a dimostrare il margine di miglioramento che tu evidenzi
(mi dissocio dal tuo riferimento sugli albanesi è di cattivo gusto: questo dice molto su di te se pur non ti firmi) ti auguro una buona giornata

 
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